Rinvenuto nella campagna di Sant’Omero il reperto non consente di rintracciare la sede originaria del guerriero né di ricostruire la sua collocazione.Monumenti sepolcrali in Abruzzo
Altri monumenti funebri sono presenti nella nostra regione.
Nella chiesa di San Giacomo a Montone (Te) posta appena fuori le mura, si custodiva lo stupendo monumento sepolcrale di Bucciarello Jacopo di Bartolomeo, innalzato nel 1390 e oggi traslato all'interno della cinta murata, dentro la piccola chiesa di Sant'Antonio, che sorge a ridosso del mastio. Bucciarello era forse ufficiale al servizio del conte di Conversano, Antonio  Acquaviva, insieme al padre Giacomo (Jacopo) e al fratello Roberto. Il sarcofago è sorretto da cinque colonnine, quelle alle estremità sono di maggiori dimensioni e con leoni stilofori. Altre quattro colonnine sostengono l'arco di copertura del monumento funebre presentano un rilievo con l'Agnus Dei e figure di angioletti.
Nel complesso monastico di Santa Maria dell'Isola, situato a circa 1,5 km dal centro di Conversano, spicca una chiesa dal portale d'ingresso quattrocentesco, con arco a sesto acuto, recante le tracce di un affresco del XVII secolo. Fu Giulio Antonio Acquaviva d'Aragona (1456-1481), nel 1462, a dare avvio all'erezione della chiesa, come testimonia una lapide attualmente situata nel coro della navata sud. Attiguo alla chiesa è il chiostro grande con arcate a sesto acuto (iniziato nel 1481) che reca nel mezzo un pozzo sormontato da una rostriera in ferro del XVIII secolo. Nel 1523 Andrea Matteo III (1481-1528) Acquaviva d'Aragona vi fece erigere un fastoso monumento sepolcrale in onore di suo padre, Giulio Antonio Acquaviva, morto nel 1481 combattendo contro i Turchi.
L'opera, oggi collocata nel coro della navata, probabilmente non in posizione originaria, fu realizzata in pietra dipinta da Nuzzo Barba (scultore e architetto di Galatina) e risulta divisa in tre ordini, occupati da Virtù cardinali e teologali, santi, puttini, e al centro le figure distese di Giulio Antonio e di sua moglie Caterina dl Balzo Orsini in abiti francescani, al di sopra di esse una nicchia contenente la Vergine in trono col Bambino. Due statue raffiguranti Andrea Matteo e sua moglie Caterina della Ratta sono collocate su mensole ai lati del coro e attestano la committenza dell'imponente opera e la vicinanza degli Acquaviva con i francescani.Ricostruzione storiografica di Elisabetta Mancinelli
email: mancinellielisabetta@gmail.com




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