venerdì 13 dicembre 2019

Santa Lucia: vita storia e culto in Abruzzo




Santa Lucia nasce  a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C. da una ricca famiglia. Orfana di padre  da giovane viene promessa in matrimonio ad un patrizio. La madre  Eutichia, gravemente ammalata,  nonostante le costose cure, non riesce a guarire.  Essendo molto credenti compiono un pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata e  la invocano in  affinché le aiuti  a sconfiggere la malattia. Mentre Lucia prega,  le appare Sant’Agata dicendole che lei stessa  porterà  la madre alla guarigione e le preannuncia  che un giorno sarà la Patrona della città di Siracusa.

Al ritorno dal pellegrinaggio Eutichia guarisce, e Lucia decide di dedicare la sua vita al Signore. Comincia così a distribuire le ricchezze che possiede ai poveri e ai bisognosi che incontra.

La persecuzione

Il suo promesso sposo, deluso  per il rifiuto, si vendica e la denuncia come appartenente alla religione cristiana. L’imperatore Diocleziano intanto emana i decreti che autorizzano la persecuzione dei cristiani, così Lucia, scoperta,   viene  catturata e processata.
Davanti ai suoi accusatori sostiene con orgoglio  di essere cristiana. Il proconsole minaccia la donna di mandarla tra le prostitute, ma Lucia gli tiene testa con le parole senza alcun cedimento. La donna è così decisa che riesce a mettere in difficoltà l’Arconte di Siracusa Pascasio.

 

La morte di Santa Lucia

Per piegarla non resta che sottoporla a tortura . Nella sorpresa generale Lucia esce indenne da ogni ferita. Riesce a sopravvivere anche alle fiamme, ma muore il 13 dicembre    dell’anno 304 per decapitazione.
Secondo documenti degli tratti dagli “Atti Latini” Lucia muore con un coltello conficcato in gola e non per decapitazione. Quest’ultima ipotesi è piuttosto diffusa nell’iconografia tradizionale di Santa Lucia.


La devozione per  Santa Lucia  in Abruzzo

Santa Lucia, protettrice della vista, viene venerata   in molti paesi d’Abruzzo e  celebrata con fuochi notturni rituali chiamati “ faugni” che simboleggiano il bisogno umano di illuminare il giorno tradizionalmente considerato il più corto dell’anno prima del solstizio d’inverno.
In passato si accendevano i fuochi non solo per festeggiare  la santa, ma anche il 4 dicembre per Santa Barbara, protettrice dei minatori, artificieri … oltre che per l’Immacolata Concezione.
La festa si celebra il 13 Dicembre, giorno  della morte della beata, probabilmente per la  volontà di sostituire antiche feste popolari che celebravano la luce.

Quindi sarebbe privo di fondamento l'episodio di Lucia che si strappa gli occhi;  l'emblema degli occhi sarebbe  invece da collegare con la devozione popolare che l'ha sempre invocata come  protettrice della vista  dall’etimologia del  suo nome, Lucia, da lux, luce.
In Abruzzo particolarmente significative sono le celebrazioni che si svolgono  a Prezza paesino della conca Peligna, in cui stazionò per un certo periodo il corpo di  Santa Lucia  in viaggio verso Venezia per ordine del Doge Enrico Dandolo , subito dopo la fine delle crociate, per dare ad essa la definitiva sepoltura .
Le spoglie della santa vennero affidate al Vescovo di  Corfinio  il quale decise di custodirle nella fortezza prezzana. In paese si diffuse quindi il culto per Lucia e venne edificata nel 1200  una cappella votiva per i tanti pellegrini che vi si recavano. Nel corso degli anni essa fu circondata da mura e venne costruita  una  parrocchia a lei dedicata.
Oggi la chiesa si trova nel centro del paese e all'interno, in una nicchia, è collocata una preziosa statua lignea della fine del 1400 raffigurante  la santa.
Al mattino di ogni anno, il 13 dicembre al suono delle campane, i prezzani si recano prima in chiesa per la messa solenne e poi sfilano in processione per le viuzze del borgo; le donne portano grandi ceste di ciambelle a forma di occhi da donare ai portatori della statua  e ai partecipanti al rito.
Anche Torre de Passeri (Pe)  il 13 dicembre  venera da secoli  in modo suggestivo la santa, martire siracusana delle origini del Cristianesimo.
In questo giorno ogni anno  il paese si anima di una serie di appuntamenti religiosi e civili che richiamano gli abitanti dei paesi limitrofi e di molti torresi emigrati all’estero che anticipano il ritorno in paese per le feste natalizie. Sin dalle cinque del mattino i botti di mortaretti e la musica della banda “Città d’Introdacqua” danno la sveglia a tutti i torresi.
Nel pomeriggio una solenne Processione, preceduta dalla Santa Messa, sfila tra le vie dell’antico centro e la statua della Santa viene portata a spalla da quattro portatori, in un singolare corteo religioso, guidato dal parroco di Torre de’ Passeri , dal sindaco e numerosi fedeli.
Intorno alle 19, la tradizionale “Pupa”, grande manufatto di cartapesta con le sembianze di donna, viene fatta danzare  da un ballerino che si cela nel suo interno, e in un valzer di fuochi pirotecnici, si concludono i festeggiamenti.
 A Rocca di Cambio (Aq.) si trova l’Abbazia di Santa Lucia luogo di culto simbolo del paese  risalente al XII secolo,  probabilmente edificata sul ramo della via romana Claudia  che congiungeva Alba Fucens a Fossa . All'interno sono custoditi bellissimi  affreschi che risalgono al XII-XIII secolo, simili a quelli delle chiese di Fossa e Bominaco, rappresentanti scene della vita di S. Lucia.

Ricerca storiografica a cura di Elisabetta Mancinelli

e-mail: mancinellielisabetta@gmail.com

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