ANNA MARTA CAFARELLI: la scrittrice italo-argentina torna nel suo Abruzzo dopo 60 anni per presentare i suoi libri autobiografici.
Anna Cafarelli
nasce a Popoli nel 1939 dove vive fino
al 1954 quando, all'età di 15 anni, si trasferisce
con la sua
famiglia: tre sorelle e la madre a Buenos
Aires in Argentina dove suo padre
si era già stabilito cinque anni
prima per ragioni di lavoro.
Attualmente vive a Cordova con
figli, nipoti e pronipoti; risiede in questa città dal
giorno del suo matrimonio avvenuto quattro
anni dopo il suo arrivo in Argentina. Nel mese di
luglio, dopo 60 anni, è tornata in Abruzzo per presentare i libri che narrano le tormentate vicende della sua famiglia.
La sua infanzia e la sua prima
giovinezza sono contrassegnate da una serie di eventi dolorosi: la guerra, la paura, la fame, la
disperazione. Durante il bombardamento di Popoli, nel marzo del 1945 quando aveva
cinque anni, Anna fu colpita insieme alla sua famiglia da una grossa
bomba che causò la morte dei nonni materni, della zia e di suo fratello di 12
anni e lei stessa perse l’udito ad un orecchio. Alla fine
della guerra cominciò a frequentare regolarmente fino alla classe terza la scuola elementare, ma poi la dovette lasciare per aiutare la mamma nel loro sostentamento. Per questo si dovette
prestare a vari servigi tra cui: lavare i panni
nel fiume e aspettare che si asciugassero per riconsegnarli ai
proprietari, spesso, in cambio di un tozzo di pane, lavava i piedi e aiutava nella faccende domestiche una maestra. Durante uno di questi servigi, all'età di nove anni, subisce violenza e questa dolorosa esperienza ferisce
profondamente non solo il suo corpo ma rimane scolpito nella
sua anima. Sotto minaccia non fa menzione ad alcuno dello stupro subito ma
subito pensa che avrebbe cominciato a scrivere e questo diventa il suo progetto
di vita.
In Argentina si sposa e mette al
mondo tre figli e, nonostante tutto,
continua a combattere e a scommettere sulla vita ed a viverla pienamente. Anna
è una donna che ama la sua casa, lavora in giardino, in cucina, cuce, è una madre esemplare che si occupa dei suoi figli con amore ed è sempre presente in ogni momento in ogni loro
necessità. La sua famiglia diviene il suo tesoro più grande ma lascia sempre
spazio da dedicare alla sua cultura personale; compie i suoi studi fino al
livello universitario dopo la nascita
dei figli seguendo sempre la sua vocazione primaria: la scrittura e la
poesia.
Anna, acquisite le competenze linguistiche e
culturali, decide di raccontare la sua
storia e lo fa con tutta la durezza e la
disperazione della realtà vissuta che
tuttavia non le hanno fatto perdere la serenità interiore, l’amore e la
meraviglia per la vita che, nonostante tutto, sente dentro di sé e, per quanto
le è possibile, cerca di trasmettere agli
altri .
Il suo primo libro “Fuoco nella
memoria” esce nel 2001 , in esso
l’autrice racconta tutti gli eventi
drammatici vissuti nel secondo conflitto mondiale ma anche
i colori, gli odori e sapori della sua infanzia. L’opera descrive con un linguaggio semplice, scorrevole e con
una straordinaria nitidezza di espressione la storia delle tante famiglie che vissero
insieme e divisero lo spazio e il tempo del drammatico momento storico che il paese
di Popoli visse nel 1945. Durante la presentazione dell’opera a Cordova in
Argentina in vari contesti
culturali, i lettori la abbracciavano e
si complimentavano con lei. Tanto grande è stato l’interesse per questo libro che
veniva invitata a convegni e
tavole rotonde per scrittori e poeti e nel 2005 a Chilecito nella provincia della Rioja ricevette un prestigioso
Premio: Messaggera della pace e Esempio
di sopravvivenza e di vita.
Nel 2007 l’autrice pubblica il suo secondo libro “Segreti dell’anima” che è la continuazione del “Fuoco alla
memoria” in cui rivela il terribile segreto mai scordato: la sua violazione descrivendo le forti immagini rimaste
scolpite nella sua anima. Nell'opera l’autrice racconta anche altri aneddoti e storie
della infanzia nel suo bel paese natio: Popoli circondato da montagne e prati fioriti
con papaveri rossi, bianchi e gialli,
con fiumi e ruscelli di colore
verde smeraldo che lasciavano vedere il fondo in trasparenza. Il libro si chiude con dieci componimenti poetici che esprimono la sua grande sensibilità e
ricchezza interiore.
Il suo terzo libro “Una canzone per Lucia” esce ad aprile del
2015 ed è un omaggio che Anna fa alla sua cara mamma: una donna dal volto sorridente e tenero che nasconde nel suo cuore la coltre pesante
del suo passato contrassegnato dalla violenza delle due guerre e dalle atroci
sofferenze patite. Questa sua ultima opera dice Anna “ E’ un grido di pace, un no alla guerra e al dolore con l’auspicio che il mondo vada verso l’Amore”.
Venerdì 10 L uglio presso Il Caffè Letterario del
Museo delle genti d’Abruzzo Anna
presenterà i suoi libri-
Recensione a cura di Elisabetta Mancinelli
Email
mancinellielisabetta@ gmail.com
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