LEOPOLDO MUZII: una delle
figure centrali per lo sviluppo di
Castellammare Adriatico.
Leopoldo Muzii nato nel 1847, erede di
una delle principali famiglie teramane che avevano possedimenti nel territorio di Castellammare sulla sponda
sinistra del fiume, fu tra i personaggi più in vista della vita politica locale
tra il 1800 e il 1900 e una delle figure centrali per lo sviluppo di
Castellammare Adriatico. Figlio
di Michele, un industriale che impiantò nei pressi della propria villa una fabbrica di liquirizia con
circa 70 operai e anche una fornace di
laterizi, Leopoldo fu eletto sindaco il 23 ottobre del 1880 e aprì per Castellamare “la nuova istoria”, a detta di Garibaldo Bucco.
Il primo atto politicamente significativo
del nuovo Sindaco fu il trasferimento del Municipio dai Colli alla Piana, dal
1˚gennaio del 1881, infatti esso fu
ospitato in una palazzina di proprietà di Giuseppe Coppa, situata di fronte
alla Villa della famiglia Muzii, con un
affitto di 500 lire l’anno. In seguito
il Municipio venne realizzato in un’area posta all'incrocio tra via Marilungo e
l’allora provinciale ex- Consolare, oggi Viale Bovio ed inaugurato nel 1883. Il Palazzo è, oggi la sede del Conservatorio.
Comunque
il trasferimento del Municipio dimostrò in modo eloquente le intenzioni della
nuova dirigenza politica: spostamento del baricentro del potere e del centro
vitale dalla “collina” alla “spiaggia” e valorizzazione della zona nord della
città. E questo vulcanico, irrequieto, attivo, dinamico Sindaco iniziò a cambiare
Castellamare. Gabriele D’Annunzio fa questa simpatica descrizione di Leopoldo
Muzii: “E’ il sindaco un piccolo dottor di legge
cavaliere, tutto untuosamente ricciutello, con òmeri sparsi di
forfora, con chiari occhietti esercitati alle dolci simulazioni. E’ il Gran
Nimico un degenere nepote del buon Gargantuasso enorme, sbuffante, tonante,
divorante”.
Di lui
si ricorda la determinazione nel dare un deciso impulso allo sviluppo
commerciale e turistico di una cittadina che appariva destinata a vivere una
nuova era. Aveva intuito che
Castellamare, da paese in collina gravitante intorno alla Chiesa della Madonna
dei Sette Dolori, avrebbe dovuto estendersi sulla fascia costiera e
strutturarsi intorno alla piccola stazione ferroviaria in legno costruita nel
1862.
L’azione
amministrativa di Leopoldo Muzii fu segnata dalla particolarità della sua
figura: vicino agli interessi della gente comune e spesso dei più bisognosi ma
al contempo fortemente interessato ad accrescere le proprie ricchezze personali.
Era un decisionista, a lui si deve il primo
piano regolatore del 1882 definito il “Piano Regolatore di
Ampliamento” lo strumento adatto ad organizzare lo sviluppo edilizio della
nuova cittadina, al fine di garantire una disposizione ordinata dell’abitato, la salubrità e la funzionalità del sistema viario in
relazione alle nuove direttrici di sviluppo commerciali e turistico-balneari. Il Piano prevedeva anche la realizzazione di un nuovo
acquedotto più adatto alle dimensioni della città, nuove strade, ma
soprattutto l’illuminazione pubblica. Dotato
di grande intuizione commerciale, si adoperò anche per completare e potenziare
il porto canale. Il
piano regolatore originario, elaborato dall’Ing. Tito Altobelli, prevedeva la divisione della città in
tre aree: una a vocazione commerciale in direzione sud, tra la stazione ed il fiume, una
amministrativa in direzione opposta tra la stazione ed il Municipio, ed una residenziale a nord del Municipio.
Ma gli interessi del Sindaco erano in direzione dei suoi terreni con l’evidente
intento di valorizzare le aree di sua proprietà e quindi spinse per modificare
il piano di ampliamento con l’obiettivo di incanalare verso nord le direttrici dello sviluppo e
non verso Pescara come appariva più naturale nell'ottica di un inevitabile
avvicinamento delle due cittadine. In questa fase, la città crebbe vivendo di
commercio, di turismo e vennero anche impiantati importanti stabilimenti
industriali sulla strada Salaria e nei pressi di Villa Muzii, facilitati dalla presenza della stazione
ferroviaria e dal ridente aspetto e tenore di vita della cittadina, divenuta
nel frattempo ben nota come colonia balneare. Il piano regolatore
realizzato dal Sindaco tuttavia comportò
il definitivo isolamento dell’area collinare e il ritardo dell’unificazione con Pescara;Villa Muzii.
Tra
le tante iniziative che caratterizzarono il suo operato e a testimonianza della
sua visione della moderna Castellamare, la creazione nel 1883 per suo diretto interessamento di uno dei primi caffè-concerto che offriva ai
villeggianti un elegante luogo dove incontrarsi ed intrattenersi. I costi
finanziari dell’iniziativa vennero parzialmente coperti tramite una
sottoscrizione promossa dallo stesso Sindaco tra i turisti e i cittadini.
Nel frattempo, il Comune all'avvio della stagione balneare garantiva la pulizia delle spiagge, gestiva le concessioni per l’installazione dei casotti, e si occupava di incaricare le bande musicali per le serate estive. Leopoldo Muzii fu sempre attento anche alle esigenze dei lavoratori e per questo fondò e fu primo presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso, ente associativo deputato alla tutela degli operai colpiti da eventi sfortunati quali malattie, incidenti sul lavoro e per supportarli in caso di disoccupazione. Egli stesso inoltre volle la costituzione della Società Cooperativa Edificatrice per favorire l’edilizia ed in particolare la costruzione di case operaie.
Nel frattempo, il Comune all'avvio della stagione balneare garantiva la pulizia delle spiagge, gestiva le concessioni per l’installazione dei casotti, e si occupava di incaricare le bande musicali per le serate estive. Leopoldo Muzii fu sempre attento anche alle esigenze dei lavoratori e per questo fondò e fu primo presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso, ente associativo deputato alla tutela degli operai colpiti da eventi sfortunati quali malattie, incidenti sul lavoro e per supportarli in caso di disoccupazione. Egli stesso inoltre volle la costituzione della Società Cooperativa Edificatrice per favorire l’edilizia ed in particolare la costruzione di case operaie.
La
sua vicinanza alla classe operaia venne raccontata più volte anche dallo stesso
D’Annunzio e la memoria popolare ricorda un piccolo ma significativo episodio
nel periodo in cui si era diffuso il colera nella zona dei Colli: Leopoldo
Muzii insieme ad altri cittadini, senza alcun indugio, si recò a contatto con
gli ammalati per portare loro aiuto e conforto.
Burbero ma di animo generoso, affarista ma sempre attento
alle necessità dei meno fortunati, Leopoldo Muzii è l’artefice della trasformazione di
Castellamare da piccolo agglomerato collinare a moderna cittadina costiera
dotata di ogni infrastruttura necessaria a supportare la corsa della futura
Pescara verso la modernità.
Alla sua
morte la Città gli tributò ogni onore intitolandogli la via del Municipio di Castellamare.
Un’antica lapide posta sulla sua casa
in viale Bovio recita: “Qui visse operosa e benedetta
si spense l’eletta mente di Leopoldo Muzii”.
Nessun commento:
Posta un commento